Cari genitori, il tema di questo mese, come avrete capito, è il sesso. Argomento sempre un po’ scomodo, soprattutto per quelli di chi, tra voi, ha figli adolescenti. Quando ero piccola io, solo nominare la parola sesso in presenza dei genitori era imbarazzante e se capitava di assistere a scene intime tra personaggi di un film si restava sempre un po’ intimiditi soprattutto se i genitori si trovavano nella stessa stanza. Oggi la curiosità verso questo tema è sempre maggiore e inizia ad età sempre più precoci, quindi se ancora in famiglia parlare di sesso resta un tabù, cosa pensate se sono le serie tv a raccontarlo?
Sex education
Ormai vi sarete accorti di come i nativi digitali guardino sempre più di rado la televisione, questo non perché passano più tempo sui libri di scuola ma perché le loro fonti di intrattenimento sono cambiate. Tra le diverse piattaforme che possono usare Netflix è una delle più famose. Grazie a Netflix, i ragazzi hanno la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di film e serie tv che soddisfino i gusti di tutti. Tra i titoli più famosi del momento spicca quello di una serie tv per adolescenti chiamata “Sex Education”. Immagino ora le vostre facce smarrite, pensare che i vostri figli possano guardare un programma che contenga la parola sesso nel titolo vi avrà un po’ preoccupato soprattutto se fedeli alla cara televisione e quindi all’oscuro dei messaggi che possano essere veicolati al suo interno.
La storia è questa: ci troviamo in un'Inghilterra dei nostri tempi, in una scuola che incarna le caratteristiche dei tipici college americani: armadietti in corridoio, ballo di fine anno, ecc. Il protagonista Otis, è un ragazzo di sedici anni, non è il bello della scuola, ma un ragazzo timido che cerca di non farsi troppo notare, che vive con la madre sessuologa. Proprio per questo aspetto della sua vita Otis viene convito da Maeve, compagna di classe bella e ribelle, ad aprire una clinica del sesso segreta alla quale i compagni si possono rivolgere in totale libertà portando le domande e i problemi che riguardano gli aspetti sessuali delle loro vite. A questo punto, prima di disdire l’abbonamento di vostra figlia o figlio, cerchiamo di capire in che modo questa serie tv parla del sesso.
Sesso e adolescenti
Parlare di sesso e di adolescenti non è mai facile, ma vorrei tranquillizzarvi perché l’ideatrice della serie tv, Laurie Nunn, ha affrontato questi temi senza cadere nell’idealizzazione della relazione romantica e senza sfociare al contrario nell’eccesso delle relazioni sessuali. Parliamoci chiaro, oggi verso i 15/16 anni il sesso è fonte di curiosità e sperimentazione ma allo stesso tempo di dubbi e insicurezze. Sex Education mette proprio in campo questo senza girarci troppo intorno: gli adolescenti praticano il sesso ma hanno domande e paure e Otis con la sua clinica, le normalizza. La scoperta della propria sessualità porta a degli interrogativi che è giusto farsi e fare perché non esistono domande sbagliate o troppo imbarazzanti.
I personaggi che popolano questa scuola inglese, sono diretti nel parlarne e il sesso, inoltre, abbatte tutte le barriere sociali, perché non importa se tu sia il capitano della squadra di nuoto o la campionessa di spelling, le situazioni scomode o nuove in cui si può incappare sono le stesse. I temi non sono mai banali, e in ogni puntata se ne affronta uno differente: si parla dell’accettazione del proprio corpo e di quello del partner, della masturbazione, di roleplaying , dell’uso dei preservativi, dell’eccitazione, del sexting, dell’importanza che tutto quello che viene fatto deve essere sotto il proprio consenso e si parla anche delle difficoltà e delle questioni tipiche dell’omosessualità. La spontaneità con cui vengono affrontati questi temi porta lo spettatore ad empatizzare con i personaggi con i loro problemi e allo stesso tempo comprende come soprattutto nelle prime esperienze sia normale l’inesperienza e la ricerca di supporto e risposte.
Educazione sessuale ma anche affettiva
Il sesso viene quindi mostrato senza troppe censure ma veicolando il messaggio che ognuno deve sentirsi pronto per provarlo e che bisogna rispettare le paure della persona che si ha davanti. Quello che viene fuori però è che il sesso non è solo un atto fisico, e quindi l’educazione sessuale basata unicamente sul passaggio di informazioni non basta. È importante che vi sia una buona educazione relazionale ed affettiva. Sex Education riesce anche in questo, infatti l’aspetto emotivo e relazionale della sessualità, gli aspetti del desiderio, della paura, del conflitto emergono prepotentemente. Otis non fornisce consigli con obiettivi prettamente informativi o pratici ma riesce a far sentire i suoi compagni accettati e ascoltati: questo li porta ad una totale apertura con lui e di riflesso con se stessi e con il proprio partner. Ancora una volta una relazione basata su fiducia e comprensione può essere la chiave per ogni problema.
Alla luce di questo l’invito che vi faccio è di guardare questa serie tv provando ad indossare un nuovo paio di occhiali: non demonizzandola perché parla apertamente del sesso ma con la consapevolezza che negli adolescenti di oggi la curiosità è presente. Perché non provare a parlarne apertamente anche in famiglia?