Le vacanze pasquali sono la prima festività che si ripete dopo il lockdown passato. La Pasqua 2020 è caduta in un periodo molto particolare della vita del nostro Paese ma trascorsi quei mesi pensavamo che tutto potesse essere in discesa. Così non è stato, dopo l’estate sono arrivati i colori delle diverse regioni in base al tasso di contagio e anche Natale e Capodanno li abbiamo passati in semi lockdown. Abbiamo brindato con la nostra famiglia, desiderando che, con l’arrivo dei vaccini, qualcosa nel giro di poco tempo potesse realmente cambiare. Ma ecco arrivato di nuovo aprile e, con la consapevolezza che la situazione sanitaria è ancora molto grave, ci siamo preparatə alla seconda Pasqua con restrizioni.
Pasqua 2020
Ma facciamo un passo indietro e ripensiamo alle prime settimane di lockdown del 2020. Dopo alcuni giorni di confusione e smarrimento sono entrati in scena due grandi protagonisti: lo smartworking e la didattica a distanza. Due cose fino a quel momento pressoché sconosciute sono piombate nella vita di tuttə quantə e anche le persone che fino a quel momento storcevano il naso davanti alla tecnologia ne hanno scoperto l’utilità e il valore. Con il passare dei giorni, la continua chiusura, ha fatto sì che il digitale, oltre che essere indispensabile per lavorare e continuare il percorso scolastico, diventasse fondamentale anche per mantenere vive e salde le relazioni sociali. In questo nuovo contesto ecco arrivare la prima festività: Pasqua. Una Pasqua diversa dalle solite che ci ha vistə costrettə in casa con lə proprə conviventə. In questi giorni ho proprio cercato di rivivere quei ricordi e ho trovato tre momenti significativi, nei quali penso la maggior parte di voi, seppur in maniera differente, si possa rispecchiare. Il primo riguarda sicuramente la sera prima di Pasqua: con tuttə lə amicə ci siamo ritrovatə su zoom per farci gli auguri e brindare a distanza. Il secondo momento è proprio durante il pranzo di Pasqua, dopo le lasagne, quando, per ridurre la distanza fisica, abbiamo videochiamato ziə e cuginə per rompere le uova di cioccolato insieme. L’ultimo momento è a Pasquetta, per noia o forse per sentirmi meno sola, ricordo la chiamata su skype per fare esercizi e smaltire i pranzi festivi insieme allə amicə.
Pasqua 2021
Dopo un anno, la speranza comune era quella di poter festeggiare Pasqua con tuttə lə parentə, andare a casa dellə nonnə o dellə ziə e pranzare insieme senza preoccuparsi di mantenere la distanza. Purtroppo, invece la situazione sanitaria non ce l’ha permesso ma, a differenza dell’anno scorso, il decreto di Pasqua prevedeva la visita a parenti o amicə per due persone una volta al giorno. Questo mi ha portato a chiedermi se quindi ci potesse essere una netta differenza rispetto all’anno precedente e per rispondere, per non avvalermi unicamente della mia esperienza personale, mi sono fatta aiutare da alcunə ragazzə. La domanda la trovate nel post di #ParoladiZ, ma la riporto anche qui per chi si fosse persə il post: “Che differenze ci sono state tra la Pasqua 2020 e quella 2021?”. Le risposte hanno per lo più seguito due filoni: per alcunə è stata identica, a casa con la famiglia, rinunciando alla presenza dellə nonnə per evitare qualsiasi tipo di rischio e rimandando il ricongiungimento e i festeggiamenti ad un momento più propizio. Una parte dellə intervistatə invece, mi ha detto che proprio grazie alla possibilità di avere due persone in casa, la differenza è stata totale e, seppur mantenendo le distanze, sono riuscitə a passare un pranzo sereno.
Un grande assente
Nei racconti di questa seconda Pasqua particolare ho notato un grande assente: il digitale. Non ho sentito parlare di brindisi online o di videochiamate di auguri. Alcunə ragazzə mi hanno spiegato che passando tanto tempo collegatə per le videolezioni, la videochiamata tra amicə ha perso un po’ valore e preferiscono incontrarsi dal vivo anche a patto di aspettare dei giorni. Il digitale ormai è il protagonista di ogni nostra giornata, non è più la novità dei primi tempi. Si è dunque rovesciata la medaglia? Facendo videochiamate quasi ogni giorno si è deciso di trovare un momento in cui non stare online? Vi lascio questa riflessione e vi auguro, anche se in ritardo, una buona Pasqua 2021.
3 comments
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