Il web a volte può essere una vera e propria giungla. Come genitori è quindi importante dotare i propri figli degli strumenti per saper riconoscere ed evitare le insidie della rete. Questo articolo, dal taglio volutamente documentaristico, nasce proprio in quest’ottica.
Nella variegata fauna del web è capitato a tutti, almeno una volta, di imbattersi nel famigerato leone da tastiera, altresì detto “hater”, letteralmente: “colui che odia”.
Il leone da tastiera ha iniziato a muovere i primi timidi passi agli albori del Web, selezionando come proprio habitat i forum e i primissimi blog, per poi spostarsi sui vari social network. La zona dei commenti, quella più affollata, è l’area di caccia privilegiata dal leone da tastiera il quale, protetto dall’anonimato della Rete e celato dallo schermo del proprio computer, non perde occasione per colpire le prede scelte. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un animale solitario ed estremamente impulsivo, che digita ferocemente prima di pensare, e che tendenzialmente attacca in maniera indiscriminata, “sparando” nel mucchio. Può tuttavia capitare che alcuni esemplari particolarmente feroci prendano di mira un utente specifico, accanendosi crudelmente con il malcapitato fino a portarlo all’esasperazione. Chiaramente un attacco da parte di questa infida tipologia di leoni da tastiera risulta molto più pericoloso, per quanto sia possibile proteggersi con qualche piccolo accorgimento, come vedremo in seguito.
Ma quali sono le armi con cui il leone da tastiera attacca le sue vittime?
Tra le più famose abbiamo la Critica Distruttiva, l’Insulto Gratuito, il Flame e infine l’Umiliazione Pubblica. Talvolta gli esemplari più spregevoli utilizzano tutte le loro armi contemporaneamente, così da ottenere l’effetto più devastante possibile sulla vittima/e.
Procedendo con ordine, andiamo ad analizzare nel dettaglio alcuni degli attacchi più comunemente riscontrati:
La Critica Distruttiva, è uno degli attacchi più comuni del leone da tastiera e le vittime privilegiate sono blogger, youtuber, e creatori di contenuti in generale ma anche politici, attori e cantanti. Nonostante le premesse apparentemente innocue (“senza offesa, ma questo video fa schifo”), l’obiettivo è quello attaccare il contenuto per ferire la persona, troncando in maniera netta e decisa un potenziale scambio di pareri sano e costruttivo.
L’Insulto Gratuito si differenzia dalla Critica Distruttiva poiché si rivolge direttamente alla persona, senza passare attraverso il contenuto. Si tratta di un colpo basso, e, sebbene utilizzato con leggerezza dall’animale, può essere incisivo e ferire dolorosamente il destinatario dell’attacco.
Più che un vero e proprio attacco, il Flame è una tecnica che l’hater può utilizzare per fomentare altri utenti e attaccare in massa la preda. Si potrebbe spiegare, utilizzando termini più classici, come il “seminare zizzania” all’interno delle comunità online al fine di scatenare vere e proprie risse virtuali contro un utente o i suoi contenuti.
Infine, l’Umiliazione Pubblica rappresenta uno degli attacchi più subdoli, meschini e, ahimè, più impattanti del leone da tastiera. Si tratta di una vera e propria gogna mediatica nei confronti della preda selezionata dalla bestia, la quale incurante delle tragiche conseguenze, pubblica fotografie imbarazzanti, post compromettenti e messaggi privati della vittima con lo scopo di annientarla umiliandola pubblicamente.
Sopravvivere ai leoni da tastiera
Nonostante i suoi attacchi possano essere senza dubbio letali, è bene tenere presente che il leone da tastiera è, in fin dei conti, un animale ridicolo e insicuro che agisce mosso da un infantile bisogno di autogratificazione, sfruttando la libertà d’espressione e l’anonimato concessi dal Web. Sicuramente, nella realtà offline, il leone da tastiera non replicherebbe neanche uno degli attacchi che si diverte a mettere in atto su Internet.
Ad ogni modo, oltre a sapere come riconoscere un leone da tastiera, è importante capire come starne alla larga, o, se messi alle strette, difendersene. Pertanto, ecco tre semplici, ma pratici consigli per tenere a bada le creature:
1. Non nutrire gli animali: non rispondere alle provocazioni e agli insulti è il primo modo per “disinnescare” l’hater e non alimentare ulteriormente il suo odio. Come già trattato, il leone da tastiera non cerca il dialogo civile perciò non vale nemmeno la pena provare a instaurane uno per addomesticarlo.
2. Utilizzare gli strumenti presenti sui social: fortunatamente tutte le piattaforme mettono a disposizione degli utenti diversi strumenti per contenere i leoni da tastiera, arginare il loro campo di azione e impedirne ulteriori attacchi. La segnalazione, se effettuata in branco, richiede ai gestori del social network di rimuovere insulti e commenti del leone da tastiera, mentre il blocco impedisce all’animale di colpire ancora. Nel caso si abbiano testimonianze (foto o trascrizioni di messaggi) di un’aggressione feroce da parte della bestia è possibile contrastarla ricorrendo alla denuncia per diffamazione… a mali estremi, estremi rimedi.
3. Tenere a freno il leone che è in voi: chi vi scrive ritiene che il web sia un luogo meraviglioso che però, talvolta, è in grado di tirar fuori il peggio dalle persone. L’ultimo consiglio è quello di non diventare noi stessi l’odiosa quanto ridicola creatura che abbiamo imparato a conoscere, di non divenire vincoli d’odio e di non svegliare il leone che ci portiamo dentro. Perché, se non vogliamo crescere dei cuccioli di leone da tastiera, dobbiamo ricordare che l’educazione digitale passa sempre da noi.
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IRWqZswgxXcP 28 Gennaio 2024
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